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Dott. ssa Virna Casamenti 
Medico Chirurgo Oculista
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Dott.ssa Virna Casamenti

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MIODESOPSIE

2021-01-26 21:36

Virna Casamenti

MIODESOPSIE

Corpi mobili vitreali o miodesopsie: cosa sono?

CORPI MOBILI O MIODESOPSIE:

COSA SONO?

CORPI MOBILI O MIODESOPSIE: COSA SONO?

I corpi mobili vitreali, detti anche MIODESOPSIE, (dal greco òpsis =“visione” e myōdes=“simile a mosche”) sono delle piccole particelle o addensamenti vitreali filiformi o puntiformi che si muovono all'interno dell'occhio, generando il cosiddetto fenomeno delle “mosche volanti”, le quali disturbano in modo piu o meno importante la visione, poichè proiettano sulla retina la loro ombra e di conseguenza compaiono all’interno del campo visivo.

 

QUANDO SI MANIFESTANO?

I corpi mobili si possono manifestare a qualunque età e possono anche accompagnarci per tutta la vita. Generalmente insorgono più frequentemente tra i 50 e i 60 anni, soprattutto in soggetti miopi e in coloro i quali bevono poca acqua.

Le miodesopsie si presentano naturalmente o in seguito a fenomeni degenerativi della gelatina contenuta nella camera vitrea presente all’interno dell’occhio, denominata corpo vitreo. Tale struttura gelatinosa, costituita per la maggior parte da acqua, perde, infatti, la propria trasparenza per una riduzione della componente acquosa: ciò si verifica soprattutto in seguito a un processo fisiologico di disidratazione legato all’invecchiamento oppure a causa della miopia.

Tutto ciò provoca la formazione di piccoli frammenti o addensamenti proteici che proiettano le loro ombre sulla retina. Essi, pur non essendo considerati generalmente una patologia, possono tuttavia essere riferiti molto fastidiosi dal paziente. A volte anche la lettura può essere disturbata poichè questi corpi mobili alterano la visione delle parole.

Le miodesopsie si evidenziano infatti maggiormente quando si fissa una superficie o uno sfondo chiaro e luminoso, come ad esempio una parete bianca o il cielo, oppure quando si usa il computer  o si legge un libro. Tuttavia, spesso restano visibili anche in condizioni di scarsa luminosità e ad occhi chiusi. 

 

COME SI PRESENTANO?

Esse possono  variare nella forma (puntiformi, circolari, filamentose, a ragnatela), nella dimensione (piccoli puntini o macchie più grandi mobili) e nella quantità (singole o molteplici). Se si cambia posizione di sguardo i corpi mobili tendono a muoversi per poi tornare nella stessa posizione di partenza non appena l’occhio si ferma. Nei casi più gravi le alterazioni della trasparenza del corpo vitreo si possono verificare a causa di un distacco posteriore del vitreo, in presenza di rotture retiniche che possono portare a un distacco di retina oppure in seguito a procedure chirurgiche. A volte si associano  anche emorragie retiniche o vitreali, che offuscano molto la vista. In questi casi si può associare la visione di lampi di luce (fosfeni) indotta dalle sollecitazioni che il corpo vitreo distaccato esercita sulla retina.

In questi casi è assolutamente consigliata una visita oculistica accurata con esame del fondo oculare, al fine di controllare l'integrità della retina e per poter effettuare un trattamento laser velocemente nel caso in cui si siano formate delle rotture retiniche, prima che si stacchi la retina stessa.

 

ESISTE UNA TERAPIA EFFICACE?

Al momento non esiste una terapia farmacologica che elimini completamente il disturbo. E’ importante però bere molta acqua soprattutto nei mesi più caldi o se si suda molto. Si consiglia di condurre una vita sana e di seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura per integrare le perdite di sali minerali, che vengono persi soprattutto con il sudore. Infine, possono essere utili integratori alimentari a base di collagene di tipo II, condroitin solfato, acido ialuronico, vitamina E e sali minerali quali calcio, magnesio e potassio, presenti normalmente nel vitreo.

Esistono anche trattamenti YAG laser (Vitreolisi), condotti in alcuni Centri italiani di riferimento, che, in casi selezionati e se il problema diventa invalidante per la visione del paziente, colliquano i filamenti vitreali. vaporizzandoli o rompendoli in corpi mobili più piccoli e meno evidenti, spostandoli in una zona al di fuori dell’area visiva centrale.