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Dott. ssa Virna Casamenti 
Medico Chirurgo Oculista
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Dott.ssa Virna Casamenti

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TEST DI AMSLER: UN SEMPLICE TEST CHE PUO' SALVARTI LA VISTA

2022-10-30 15:10

Virna Casamenti

TEST DI AMSLER: UN SEMPLICE TEST CHE PUO' SALVARTI LA VISTA

Un foglio a quadretti per la diagnosi precoce delle maculopatie.

Il TEST DI AMSLER: un semplice foglio di quaderno a quadretti potrebbe essere il miglior alleato per la diagnosi precoce delle maculopatie.

Il test della griglia di Amsler, che deve il nome al suo inventore, l'oculista svizzero Marc Amsler il quale iniziò ad utilizzarlo già dal 1945, consiste in un reticolo di righe verticali e orizzontali, con al centro un pallino nero che funge da riferimento visivo. Esso permette in modo facile, veloce, preciso e soprattutto molto semplice di scoprire anomalie nella visione centrale, di cui è spesso difficile accorgersi nella vita di tutti i giorni.

 

Sottoporsi al test è molto semplice. Il paziente deve:

- Indossare gli occhiali da vista per vicino se li usa

- Posizionarsi alla giusta distanza di lettura (circa 30 cm dalla griglia)

- chiudere  un occhio, e con l’altro tenere lo sguardo fisso sul pallino nero per 10 secondi

- Procedere allo stesso modo con l’altro occhio

 

Se le linee appaiono:

- Tutte rette e se emergono dal fondo bianco nitidamente, e non vengono offuscate da macchie scure, allora significa che quasi sicuramente non vi sono segnali di maculopatia

 

- Se invece appaiono storte, inclinate o deformate, oppure se capita di vedere macchie all’interno della griglia, allora bisogna recarsi subito dall’oculista per sottoporsi ad un controllo approfondito; eventuali maculopatie saranno valutate con esami più approfonditi del fundus oculi e sottoponendosi alla tomografia ottica computerizzata (OCT), alla fluorangiografia retinica (FAG) e all’ancora più precisa angio-OCT

 

Il test di Amsler permette quindi di rilevare precocemente diverse maculopatie, ossia patologie che coinvolgono la macula, quella parte della retina centrale che si occupa della visione dei dettagli, come ad esempio durante la lettura, la visione centrale e diurna:

 

- la degenerazione maculare senile legata all'età o DMLE (in Italia oltre un milione di persone, per lo più over 65, soffrono di tale patologia). La DMLE è infatti una malattia oculare legata all’invecchiamento delle strutture profonde dell’occhio, in particolare della macula. La DMLE può presentarsi in due forme: la meno grave, definita secca o atrofica, è anche di gran lunga la più diffusa, tuttavia, se trascurata, può degenerare nella forma più severa, detta essudativa o umida, che si caratterizza la per formazione di neovasi a carico di retina e macula, che ne danneggiano le strutture in modo irreversibile se non si interviene con i farmaci giusti.

 

- il pucker maculare, chiamato anche membrana epi-retinica o maculopatia cellophane;esso interessa l’occhio nella zona di confine tra il vitreo e la macula, questa patologia è dovuta alla proliferazione cellulare lungo la superficie interna e la produzione di tessuto fibroso da parte di cellule accessorie alla retina che determina un ispessimento e raggrinzimento della membrana limitante interna che delimita normalmente il confine tra il vitreo e la retina, con formazione di trazioni che generano delle pieghe radiali che alterano il normale decorso dei vasi retinici causando disturbi agli scambi metabolici con un conseguente ispessimento della macula. Il deficit visivo può essere molto variabile, da nullo a grave con un periodo molto lento di evoluzione. Nei casi evoluti si può rimuovere il pucker attraverso un'intervento di vitrectomia con peeling di tale membrana.

 

- edema maculare, una malattia dell'occhio che si manifesta a seguito della fuoriuscita di liquido dai vasi sanguigni che compongono la macula. La fuoriuscita di tale liquido provoca il gonfiore e l'ispessimento della macula stessa, causando di conseguenza problemi alla vista. Esso può essere dovuto ad interventi di chirurgia oculare complicati, traumi al bulbo oculare, diabete, vecchiaia, infiammazioni profonde come uveiti; esso può inoltre essere causato anche da alcune complicanze riguardanti la retina, come ad esempio l’occlusione venosa o alcune retinopatie.

 

- corioretinopatia sierosa centrale (CSC), una condizione che si sviluppa a partire da un accumulo di siero al di sotto della retina, molto spesso a livello della macula, con alterazione della visione centrale e riduzione dell’acuità visiva. La corioretinopatia sierosa centrale si associa a stati di forte stress, oppure si presenta nei soggetti in cura con farmaci cortisonici.

 

- foro maculare,  un difetto a tutto spessore del tessuto retinico; si tratta, nello specifico, di un foro che si apre nella regione centrale della macula, chiamata fovea. L’unico modo per risolvere il foro maculare è intervenire con un intervento chiamato vitrectomia, in cui si svuota l'occhio della gelatina contenuta in esso, detta umor vitreo, riempendolo poi con un mezzo tamponante gassoso. 

 

- maculopatia miopica, che si presenta nelle persone affette da miopia degenerativa o patologica, condizione caratterizzata da un aumento della lunghezza assiale dell'occhio (superiore a 26 mm) e da un difetto refrattivo superiore alle 6 diottrie. La maculopatia miopica si verifica per una serie di alterazioni anatomiche: la retina non riesce ad adattarsi bene all'allungamento del bulbo, quindi subisce degli stiramenti o delle lesioni in periferia (piccole rotture). Nella miopia patologica, si possono verificare delle emorragie maculari con improvvisa diminuzione dell'acuità visiva, talvolta con distorsione delle immagini. La complicanza più temibile della maculopatia miopica è la neovascolarizzazione sottoretinica che, in modo simile a quanto succede nella degenerazione maculare senile umida, determina un calo improvviso e marcato della vista.