Emicrania con aura:
di cosa si tratta?
L’emicrania con aura è una forma particolare di mal di testa preceduta da diversi sintomi di tipo visivo, come la visione di lampi o zig-zag luminosi (fotopsie), scotomi scintillanti, deformazioni degli oggetti, emianopsia (oscuramento di metà campo visivo); nei casi più gravi essa può essere associata anche ad addormentamento e formicolii del braccio e della gamba (parestesia) e disturbi della parola.
Alla cessazione dei sintomi, che possono durare tra i 10 e i 60 minuti e che costituiscono l'”aura oftalmica”, inizia l'emicrania, di solito molto intensa, che si accompagna generalmente a nausea, vomito, fastidio alla luce, ai suoni o anche a particolari odori.
Il mal di testa che si manifesta in associazione all'aura è generalmente di tipo emicranico e compare entro un'ora circa dalla risoluzione dei sintomi prodromici, ma, talvolta, può essere contemporaneo (cioè l'aura può persistere anche dopo l'inizio del mal di testa vero e proprio). L'emicrania è spesso avvertita come un dolore pulsante e continuo, d'intensità moderata o grave. Durante un attacco emicranico, l'area in cui è localizzato il mal di testa può cambiare posizione ed aumentare progressivamente d'intensità. L'esordio coinvolge, di solito, la parte del capo anteriore o laterale, sopra l'occhio; in un secondo momento, il mal di testa evolve in un dolore profondo e la sensazione di pulsazione può divenire bilaterale o diffondersi alla regione di fronte e tempie.
In alcuni casi invece l’aura oftalmica non è seguita dal mal di testa, ma l’episodio si conclude con l’esaurirsi dei sintomi visivi; in questo caso è più difficile fare la diagnosi.
All'origine dell'emicrania sembrerebbe esserci un particolare processo caratterizzato dallo spasmo rapido dei vasi encefalici ( che determinerebbe la sintomatologia visiva) seguito da una prolungata vasodilatazione, anche se non si conoscono le cause che provocano questo meccanismo; alcuni fattori possono tuttavia risultare scatenanti, come ad esempio lo stress, squilibri ormonali, odori e rumori forti, sbalzi climatici, attività fisiche troppo intense, cattiva postura e scarsa qualità del sonno.
La diagnosi di emicrania con aura può essere fatta quando si siano verificati almeno due attacchi con le medesime caratteristiche e quando si escludono altre patologie, dopo un’accurata visita oculistica e neurologica.
Nei soggetti che soffrono di un numero limitato di crisi emicraniche all'anno la terapia farmacologica è mirata a bloccare l'attacco e ridurre i sintomi, mentre quando le crisi sono frequenti e ricorrenti si prende in considerazione una terapia preventiva.
Tra i farmaci più utilizzati nella terapia sintomatica dell'attacco emicranico ci sono i comuni analgesici non steroidei (Fans) e i triptani: essi sono piuttosto efficaci a bloccare l'attacco doloroso, mentre normalmente non riescono a migliorare la sintomatologia dell'aura visiva.
Alcune modificazioni dello stile di vita, infine, possono limitare le recidive e i disagi associati all'aura; in particolare è consigliabile:
· Evitare fattori che possono favorire la comparsa dell'aura, come il fumo di sigaretta, gli ambienti scarsamente areati, il consumo di alcolici, il caldo eccessivo e l'esposizione a rumori intensi;
· Limitare il consumo di alimenti che possono contenere glutammato monosodico, nitriti e lattosio implicati nell'insorgenza di attacchi di mal di testa: latticini, formaggi stagionati, cibo cinese, uova, cioccolato, agrumi, pomodoro ecc.;
· Fare un bagno caldo o una doccia;
· Stendersi e riposare, chiudere gli occhi e provare a rilasciare la tensione nella schiena, collo e spalle.